Aforisma "fisico" del momento:

La fisica è come il sesso. Certo, può dare alcuni risultati pratici, ma non è per quello che si fa.
- Richard Feynman
(sotto l'originale, in italiano non rende)


Physics is like sex. Sure, it may give some practical results, but that's not why we do it.

venerdì, aprile 28, 2006

Elezioni!


Post di supporto a quello appena pubblicato dal mio socio... Come avevo promesso (a lui, NdJ) ho fotografato lo stralcio di manifesto con i nostri candidati:
1. il boss, Matteo "Rasta" Bertani
2. Luca "il Capitano" Ciandrini
3. Antonella "Zanella" Succurro
4. Stefano "Elvis" Boselli (ultimo solo nell'elenco ma non nei nostri cuori)

P.S. Ricordo che questa non è propaganda! (credo)



Ceci n'est pas propaganda!

Spero che Jack non si offenda per questa "postilla al post". L'ho inserita giusto per dimostrare che noi fisici la sappiamo lunga anche di arte... (ah, si legge "sesì n'è pà propagandà" perchè è Francese)


Ancora politica... beh, quasi!

Oggi la Silvana con qualche mossa di kung-fu (in particolare quella de "l'esplosione della bacheca con cinque colpi") ha fatto piazza pulita dei vecchi manifesti presenti all'ingresso del nostro amato (amato?) dipartimento. Tutto questo aveva come scopo (oltre a quello di incutere una buona dose di timore in tutti i cuori battenti all'interno dell'edificio) l'affisione dei manifesti elettorali riguardanti le prossime elezioni universitarie.

Ben TRE di "noi dell'auletta" si stanno lanciando in politica, e dato che quelli di Ateneo Studenti hanno il loro bel banchetto coi cappellini e gli adesivi, mentre i nostri proprio niente volevamo offrire loro almeno questo blog come strumento di propaganda, segnalando che il Rasta, il Bose e Ciandrino sono schierati con il partito degli STUDENTI INDIPENDENTI (tm) di cui potete qua sotto ammirare il logo, che la leggenda vuole creato dalla vena cava inferiore artistica del Teone anni or sono (la maggior parte di voi doveva ancora arrivare a fisica, credo... minchia quanto son vecchio).




(P.S.: Ah, non è che volevamo fare propaganda, votate quello che volete...)


giovedì, aprile 27, 2006

BUON COMPLEANNO VESPA, IL MITO COMPIE 60 ANNI




Vespa GT-60 e LX-60 Due straordinarie “showbikes”, due esemplari unici da esposizione realizzati per festeggiare i 60 anni di Vespa. Per celebrare il mito assoluto del mondo due ruote, Vespa LX-60 e Vespa GT-60 recuperano e reinterpretano gli elementi più caratteristici degli anni ‘50 e ‘60 nella loro forma e nella loro funzione.
Vespa, un capolavoro nato nel 1946. E' un prodotto inedito ed innovativo al quale viene abbinato un nome che diventerà, in pochi anni, il simbolo dell'Europa che si ricostruisce. Nel corso dei decenni Vespa sarà via via icona della cultura giovanile, mezzo di emancipazione per le donne fino a diventare un emblema dell'eleganza e del design italiani in tutto il mondo.Vespa nasce grazie al genio tecnico derivato da un settore industriale diverso e distante come l'aeronautica, in cui la componente estetica è imprescindibilmente legata alla funzione.
Nel corso degli anni, le evoluzioni sia stilistiche, sia tecniche, hanno lasciato invariati gli stilemi e i presupposti meccanico-funzionali originali. Dopo 60 anni, Vespa continua a essere un prodotto innovativo e un esempio assoluto di design industriale per concetto, forma e tecnologia produttiva.
Grazie alla forza del concetto, all'espressività delle forme, e a un successo mondiale ineguagliato, col passare dei decenni il prodotto Vespa si è trasformato in un mito citato in innumerevoli film, fotografie, campagne pubblicitarie, esposizioni di design e arte.
Alla vigilia del 60° anniversario che ricorrerà nel 2006, Piaggio festeggia Vespa presentando due prototipi: Vespa GT-60 e Vespa LX-60.
Attraverso una sapiente operazione di recupero e di reinterpretazione degli elementi caratteristici del passato, attinti soprattutto dagli anni '50 e '60, nella loro forma e nella loro funzione, si riscopre il sapore romantico ed evocativo che solo un oggetto senza tempo come Vespa può permettersi.
Vespa GT-60 e Vespa LX-60 rappresentano un tributo a questo prodotto-mito, risultato della creatività e della cultura industriale italiana.

Vespa GT-60

Sviluppata sul modello Vespa GTS 250, GT-60 vuole essere un tributo alla capostipite di tutti gli scooter, la Vespa nata nel 1946.
Ultima tappa del percorso evolutivo di Vespa, GTS 250 i.e. - 140° modello nella storia di Vespa - ha costituito un'eccellente base per sviluppare questo esercizio di stile. L'elemento di continuità su cui si basa la forza della Vespa, il suo corpo metallico in acciaio, non è stato toccato. Gli interventi hanno riguardato invece tutti quei particolari che nel corso del tempo hanno subito le modifiche maggiori, per adeguarsi all'evoluzione delle tecnologie e alle tendenze stilistiche delle varie epoche.
Il gruppo ottico anteriore nasce, sul primo prototipo del 1946, integrato nel parafango, per approdare al manubrio nella metà degli anni '50. Su Vespa GT-60 il riposizionamento del fanale sul parafango vuole essere un esplicito richiamo alle origini. Il trattamento delle superfici del particolare, le sue proporzioni si armonizzano con le forme moderne di Vespa GTS.
La stessa operazione è stata compiuta sul manubrio che, fin dal primo prototipo Vespa, si caratterizza per la semplicità del tubo metallico a vista. Una scelta tecnica di chiara derivazione motociclistica e ciclistica, che segna le prime serie di Vespa. Il manubrio a vista che compare invece su GT-60 strizza l'occhio all'odierno mondo moto.
Il tachimetro/contachilometri si compone di uno strumento analogico circolare, con una grafica moderatamente retrò, ma integrato da un attualissimo display per tutte le informazioni relative alla marcia e da moderni blocchetti elettrici.
Anche la sella è stata oggetto di una decisa rivisitazione. Vespa nasce come veicolo monoposto che all'occorrenza poteva essere trasformato in biposto, e questo ha costituito un fortissimo elemento di caratterizzazione per tutte le prime generazioni di Vespa. Su GT-60 la sella torna ad essere scomposta in due porzioni distinte: quella per il guidatore e quella per il passeggero. Il suo rivestimento in pelle con raffinate cuciture a vista sottolinea la cura per il dettaglio e la maestria dei nostri artigiani pellai in questo tipo di realizzazioni.
Anche la scelta del colore per la verniciatura del veicolo è stata influenzata dalla storia unica di Vespa: così come i primi prototipi della Vespa erano colorati con un grigio di derivazione aeronautica, anche GT-60 si veste di grigio: una tonalità moderna con una metallizzazione particolare e una cangianza calda, capace di valorizzare forme e proporzioni del corpo in acciaio.

Vespa LX-60

Sviluppata sulla base del modello Vespa LX del 2005, la LX-60 è stata concepita come un tributo alla generazione Vespa degli anni '60.
Un decennio entrato nel mito, culla di rivoluzioni sociali e culturali che hanno plasmato la società nella quale oggi ci muoviamo. Un decennio segnato anche dall'esplosione dei giovani come soggetto sociale e in cui Vespa fu il simbolo della conquistata mobilità individuale che è il segno della libertà.
Come su Vespa GT-60, anche in questo caso gli interventi hanno riguardato esclusivamente le parti accessorie al corpo metallico, recententissimamente rinnovato sulla serie LX.
Il gruppo ottico rimane nella posizione originale, solidale al manubrio, come sugli scooter degli anni a cui Vespa LX-60 si ispira, ma in una versione più snella e minimale, per evidenziare il manubrio a vista e alleggerire tutta la parte anteriore del veicolo.
La strumentazione è composta da un elemento analogico racchiuso in una cornice cromata mentre la grafica, totalmente inedita, riprende quelle in voga negli anni '60.
Il manubrio in vista è costituito da un tubo cromato che si integra con nuove manopole rivestite da fine pellame, lo stesso utilizzato per il rivestimento della sella. Questa, come sui primi modelli, mantiene la separazione fra la porzione riservata per il guidatore e quella per il passeggero


lunedì, aprile 24, 2006

25 Aprile

visto che a Pasqua non sono stato bravo e ho ricevuto delle lamentele per mancanza di robe pasquali cerco di rifarmi...
il titolo è un utile link per sapere qualcosa del 25 aprile (questo è per i dementi che vengono intervistati a studio aperto e rispondono che il 25 aprile si festeggiano gli ebrei!) e qui sotto un articolo di due anni fa che mi è piaciuto, in attesa di quelli di quest anno ...

Quale 25 aprile, quale memoria
MILANO - Ci sono ancora mille modi, 59 anni dopo, per ricordare il 25 aprile del ’ 45: tanti quanti furono gli ideali, le attese e le speranze di quegli anni. Il modo più giusto è che ognuno guardi a questa data con il patrimonio della propria memoria. La quale, proprio perché appartiene a una persona, a un gruppo, a una cultura, non potrà mai essere davvero condivisa. Non è sovrapponibile, non è il segmento di una memoria che abbraccia tutti gli italiani. In fondo, ci sono tante memorie quanti sono i 25 aprile, a seconda che a celebrarlo, e magari a giudicarlo, siano gli eredi di una tradizione comunista, cattolica, socialista, azionista. E perché no, a- fascista o più semplicemente neutra: la « zona grigia » su cui rifletteva già Renzo De Felice e che oggi è al centro di nuovi studi che sarebbe sbagliato sottovalutare.

C’è anche un modo sbagliato, benché legittimo, di porsi davanti al 25 aprile ed è quello di ignorarlo o di rimuoverlo. Oggi che persino i figli e i nipoti politici dei reduci di Salò esprimono sul fascismo un giudizio di condanna e riconoscono i valori della democrazia repubblicana, che senso ha restare agnostici o indifferenti? Di solito l’agnostico vuole sottolineare l’uso strumentale che del 25 aprile avrebbe fatto negli anni la sinistra comunista. Ma tirarsi da parte e minimizzare - quasi 60 anni dopo - non costituisce una strategia lungimirante. Per almeno tre ragioni. La prima è che non esiste un’altra storia, o un altro mito democratico, da contrapporre al 25 aprile. In Francia la destra gollista si è distinta dalla destra pétainista e ha saputo incarnare i valori della Liberazione. Ha evitato che tali valori fossero rivendicati in modo pressoché esclusivo dalle forze di sinistra. Anche in Italia abbiamo avuto una Resistenza non comunista e persino francamente anti- comunista: dunque non solo il partito d’Azione o le formazioni cattoliche, ma anche gruppi liberali e mo narchici. Alcune figure avrebbero meritato maggiore attenzione nel dopoguerra e non l’oblio politico in cui sono precipitate. Quella parte d’Italia che non festeggia il 25 aprile, o non lo sente nel suo patrimonio genetico, farebbe meglio a interrogarsi sul perché queste figure sono state cancellate. E magari battersi per la loro rivalutazione a beneficio dei giovani. Un nome per tutti: il generale Raffaele Cadorna, comandante del Corpo Volontari della Libertà. Se la memoria del 25 aprile è diversa per ognuno, ma la data appartiene a tutti, è opportuno che si rivendichino i valori di libertà e di indipendenza come patrimonio orgoglioso dell’intera nazione. Come è stato per il Risorgimento.

E’ strano che ci sia invece chi preferisce abbandonare il campo. La seconda ragione riguarda il tema dell’identità nazionale. E’ difficile negare che il 25 aprile abbia contribuito ad avviare la rinascita dell’Italia. Meglio sarebbe, in ogni caso, collegare il giorno della Liberazione al giorno della Repubblica. Il 25 aprile ’ 45 e il 2 giugno ’ 46 formano insieme il binomio identitario che racchiude e descrive il percorso della costruzione democratica e testimonia di un equilibrio complesso, oltre che fortunato, per ragioni interne e internazionali. Forse la seconda Repubblica potrà un giorno fare a meno di quei lontani simboli. Al momento, di tale evento non s’intravedono i contorni, forse per i limiti della classe politica che dovrebbe definirne i contenuti in modo meno approssimativo di come è accaduto. La terza ragione investe l’attualità. Ha ragione chi contesta che il 25 aprile sia sfruttato per dare solidarietà ai « resistenti » dell’Iraq e condannare gli Stati Uniti. Ha doppiamente ragione chi ricorda quale sia stato il peso delle forze anglo- americane nella liberazione dell’Italia. Ma è un altro buon motivo per ribadire il senso del 25 aprile. E quindi per essere presenti, forti della propria memoria.

Stefano Folli

25 aprile 2004


lunedì, aprile 17, 2006

NONSOLOAULETTA


Ciao a tutti e buona Pasqua (anche se pasqua era ieri)!
Siamo in vacanza, perciò la nostra auletta è poco frequentata e così anche il nostro blog non fiorisce di nuovi commenti... Ho pensato di inserire comunque un nuovo post, leggero per dare inizio a un nuovo format: NONSOLOAULETTA format dedicato al mondo esterno, adatto a pubblico sia maschile che femminile...

Oggi parliamo di moda:
un noto tecnico del nostro dipartimento (Elvis vorrebbe lo vorrebbe come corelatore per la tesi di laurea) ha deciso di arrotondare lo stipendio dedicandosi all'abbigliamento direi anche con discreti risultati, nell'immagine sopra un tipico prodotto da lui disegnato.


martedì, aprile 11, 2006

PERDONATEMI MA STO IMPAZZENDO


visto che so la password uso il blog a scopi personali... devo riuscire a visualizzare questa immagine su ogame e voglio provare ad inserire un link a questa pagina...
Scusatemi ancora ma devo riuscirci... è un'ora e mezza che ci provo!


Oggi si esce dall'Unione Europea!

Dato che i risultati delle elezioni hanno deluso un po' tutti quelli che frequentano questa aula studio (ma dai, quasi la metà l'ha rieletto, ma si può?) vogliamo -almeno chi scrive- rilasciare questa dichiarazione:


Invocando il diritto dei popoli all'autodeterminazione

NOI
i fisici dell'auletta


ci dichiariamo stato sovrano indipendente e reclamiamo lo spazio compreso tra le mura dell'auletta come nostra nazione. Rifiutiamo di essere sottoposti ai poteri legislativi ed esecutivi dello Stato Italiano e come conseguenza accettiamo di usciredalla Comunità Europea. Procederemo a breve a delle democratiche elezioni per costituire un governo stabile. Stiamo anche cercando volontari per la nazionale di calcio.

Ah, ricordiamo (agli altri stati più bellicosi) che NON siamo in possesso di alcuna arma nucleare, batteriologica o chimica (a parte le ascelle di qualcuno), ma che possiamo procurarci in modo molto facile tutte e tre le tipologie (chimica è dietro l'angolo, biologia a 50 metri, per il nucleare ci pensiamo noi) quindi... non fateci incazzare!

P.S.: come sigla dello stato propongo "ADF", cosa ne pensate? Proposte per la bandiera?


sabato, aprile 08, 2006

Abbiamo Paura

Vogliamo rendere tutti partecipi dell'evento che ci ha reso tutti "un po' timorosi" della Silvana (ovvero la nuova segretaria della portineria). Per raccontare queste drammatiche pagine della vita di dipartimento non abbiamo altra scelta che passare il diritto di parola direttamente al protagonista della vicenda... signorine e signorini ecco a voi l'agghiacciante testimonianza dell'inossidabile Bose:


Cari Teo e Gieims,
vi scrivo per raccontarmi il mio incontro ravvicinato del terzo tipo con una donna. Vi confesso che ho paura, e quindi cercherò di non addentrarmi troppo nei particolari per evitare delle ritorsioni nei miei confronti (ci tengo alla spina dorsale).
Giovedì, all'una, dopo le due solite ore al limite del paranormale con il Piazz, mi trovavo sulle scale dell'entrata del dipartimento a fumarmi una meritata sigaretta, quando dalla porta uscì la nuova segretaria, la venerabile Silvana, che gentilmente mi disse:
"Valà, che fumiamo assieme".
Vi assicuro, dopo neanche un minuto il sangue mi scorreva al contrario nelle vene:
"Da lunedì' cambia tutto!" ha esordito lei;
"Eh già, speriamo non rivinca il Berlusca!" ho risposto io;
"Ma cosa hai capito, da Lunedì solo voi fisici passate da questa porta, gli altri passano da dietro" ha replicato lei.
Adesso voi penserete che sono un deficente, in quanto non c'è nessun motivo per avere paura.
"Una cosa che non sopporto è la maleducazione. Non lasciarti tradire dal mio corpo, ma io sono campionessa di arti marziali. Una volta uno mi ha offeso e gli ho rotto un mignolo, vuoi che ti faccio vedere come ho fatto? " ha aggiunto la venerabile Silvana.
Il discorso è proseguito su questi livelli, in quanto la onorevolissima ha fatto sfoggio della sua attitudine al comando e al suo senso riformatore non molto democratico del tipo: "Se non ti piace quello che faccio, ti rompo le ginocchia!".
Fabrizio de Andrè, in una sua canzone dice "Qui chi non terrorizza si ammala di terrore..". Dal momento che sono leggermente ipocondiraco, lancio un appello che spero venga raccolto dal nostro boss Donna Marghe: "Vi prego Donna Marghe, alleatevi con lei, so che anche voi amate comandare, ma in fondo una oligarchia a due non è cosi male. Non iniziamo una guerra che non possiamo vincere. Alleandoci entreremo nelle sue grazie. Se non lo fate, al primo screzio finiamo tutti in ortopedia!!! vi prego!!!" (da leggere con una voce da crisi da ansia).

p.s.:
se per caso, cara Silvana, dovesse leggere, non si adiri... questo blog è fatto per stare allegri. Le assicuro a nome di tutti, che da noi dell'auletta gode della massima stima e nessuno le mancherà mai di rispetto.


Che dire... tempi duri ci attendono, che la sorte possa essere benevola con ognuno di voi.



venerdì, aprile 07, 2006

Concorso con Ricchi Premi !!! - REVOLUTIONS

Ok, siamo entrati nelle ultime ore della competizione che portera' uno di voi a vincere una fantastica lattina di Bavaria (gasata o meno)...

Avrei voluto iniziare cosi' il post di oggi, invece a causa di problemi tecnici vari la direzione ha deciso di prorogare il tempo utile per le votazioni fino a Lunedi' prossimo (il 10 Aprile).
La lattina permarra' nel baule della mia macchina fino a tale data... speriamo che il VOSTRO premio non diventi letale...
Se non avete ancora votato fatelo ora e potreste essere ancora in gara, almeno se riuscite a dare una spiegazione piu' convincente di quelle gia' presenti.


INOLTRE...
NUOVO CONCORSO!!!

Indovina l'arte marziale di cui e' campionessa la Silvana (la nuova assunta all'ufficio informazioni al posto della Maura).

Tanto per essere originali in questo concorso non verra' messo in palio nessun premio.

(la storia che sta dietro alla nascita di questa iniziativa sara' pubblicata nel week-end, quindi tornate a trovarci tra un paio di giorni)


mercoledì, aprile 05, 2006

Concorso con Ricchi Premi !!! - RELOADED

Giusto tre segnalazioni al volo:

1 - avete ancora poco più di 26 ore per poter vincere il concorso del blog (tm). L'unico a poter vincere per ora è l'Ale (non la L'Ale). Per partecipare lasciate un commento al post appena sotto a questo.

2 - avete notato il loghino a destra? "Coglione? No, Orgoglione!"
(Non l'ha capito nessuno, lui ha detto "con gli ioni" - by Adalberto P.)

3 - visitate questo link ad una notizia de "La Repubblica". Che ne pensate?


Concorso con Ricchi Premi !!!

Allora, tanto perchè qua siamo tutti fisici (o vorremmo esserlo), propongo alla comunità un fantastico quesito che mi è balenato nel cervello:

Poniamo di avere una lattina di birra (Bavaria - 50cl - 7,9°) che ha trascorso circa 24 ore in un freezer del DeSpar (quello per i gelati). La suddetta birra ne è uscita completamente congelata.
Il quesito che ne consegue è: quando aprirò la birra tra due giorni (Venerdì 7 Aprile alle 13.30 circa) essa sarà ancora gasata o no? Perchè?

Ora tocca a voi ed anche al vostro intuito fisico. Il primo/la prima che lascerà la risposta giusta tra i commenti vincerà la quasi totalità della suddetta birra (il primo sorso è riservato al giudice del concorso, ovvero io, ovvero Teo).






Ah, ci sarebbe anche la storia che la would-be supermodel from Alessandria (la Cutty) e la nostra tutrice di ortoepia (la L'Ale) sono da lunedì coinquiline in un appartamento di Pavia.
Dato che però l'unica testimonianza di questo evento è stata la faccina "non troppo vispa" -gentile eufemismo- della l'Ale questa mattina, non sappiamo cosa scrivere.
Se le due interessate (soprattutto quella che critica e gioca male a scopa :) potessero scrivere un pezzo e mandarcelo via e-posta saremmo eternamente riconoscenti nei loro confronti.


sabato, aprile 01, 2006

Pesce d'Aprile!


Ok, la foto non è proprio fresca di giornata (è di una settimana o due fa) e da ciò consegue che il pesce già comincia un po' a puzzare. Tuttavia lo scherzone in questione, perpetrato in maniera assolutamente impeccabile da non mi ricordo più chi (fatemelo sapere, please!), ha fatto passare un piacevole quarto d'ora (e forse qualcosa di più) a tutta l'auletta.

A tutta l'auletta, ovviamente, tranne che alla nostra malcapitata vittima alessandrina (la Cutty) che per il suddetto quarto d'ora (e forse qualcosa di più) ha continuato tranquillamente a visitare siti di viaggi sul computer che aveva davanti a sè, senza accorgersi di nulla. Nulla.

Fra l'altro, degno di menzione è il pesce d'Aprile stesso, costituito dal messaggio minatorio che ci aveva lasciato qualcuno della portineria e che in un impeto di sovversività e atteggiamento anarchico/anticorporativo è stato strappato dalla sua collocazione originaria per essere dissacrato in maniera abbastanza infantile.
Grazie
a chiunque sia stato (fatemelo sapere, please!).


Infine, per chiunque non riesca a leggere cosa ci sia scritto sul cartello, ecco il testo in versione integrale delle minacce a noi rivolte:

L'AULA 106 E' DEDI-
CATA ALLO STUDIO E
NON ALLA RICREAZIONE
O ALLA MENSA. SE SI MAN-
GIA VI PREGHIAMO DI PULIRE
E PORTARE VIA I CARTONI
!

Avete notato l'enjambement tra la seconda e la terza riga? E il punto esclamativo in grassetto (cosa significherà?)? Troppe domande?